Neanche il tempo di accedere alla domanda che il Bonus è volato via, così come era arrivato: con un soffio di vento.
I 10 milioni di euro messi a disposizione per le famiglie, se ne sono andati in pochi minuti e non mancano le polemiche per una sorta di caccia al sostegno tra i più bisognosi.

Una cifra esigua anche se si parla di 10 milioni. La domanda ha superato nettamente l’offerta e ora molte famiglie non ci stanno e protestano a gran voce. Eloquente la dichiarazione di una donna: “io e mio marito ci siamo collegati al sito 12 minuti prima, dopo il conto alla rovescia abbiamo cliccato all’istante e insieme. Lui – continua – aveva davanti 12mila persone, io più di 20mila”, e dopo un’attesa di 25 minuti circa, i 10 milioni di euro erano già finiti.
Eppure c’è chi esce dal click day con soddisfazione: si tratta dell’assessore regionale che ha dato vita al bonus dedicato alle famiglie con figli compresi tra 0 e 10 anni. “Un successo ogni immaginazione” Sì, ma per chi? Probabilmente per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di cliccare prima. Ma sarà stata solo fortuna?
Un bonus per pochi: è andato solo ai più fortunati
Il voucher regionale era rivolto a tutte le famiglie piemontesi. Un incubo per migliaia di famiglie che, nonostante l’accesso alla piattaforma alle 00.01 del 20 settembre 2025, hanno visto vaporizzarsi la possibilità di ottenere il bonus in appena 25 minuti.

Eppure c’è chi ha notato dei problemi sulla piattaforma. Sono state centinaia le segnalazioni e immediata è arrivata la la richiesta di spiegazioni da parte di Avs (Alleanza Verdi di sinistra): “Ignobile lotteria sui bisogni delle famiglie”. Il “click day” nel cuore della notte per ottenere il Bonus Vesta è stato un successo solo per chi è riuscito a ottenerlo. Decine di migliaia le famiglie, allo scoccare delle 00.01 del 20 settembre 2025, si sono collegate alla piattaforma per presentare la domanda di richiesta per ricevere il bonus. Un finanziamento da 10 milioni di euro – disponibili grazie al Fondo Sociale Europeo –, da parte della Regione Piemonte e promosso dall’assessore alle politiche sociali, Maurizio Marrone.
“I soldi arriveranno direttamente sui conti correnti delle famiglie per sostenere l’accesso dei loro bambini ai servizi per l’infanzia, con uno sforzo senza precedenti da parte della Regione Piemonte per sostenere concretamente la natalità”. Ma la beffa finale è stato il messaggio che compariva dopo soli 25 minuti sulla piattaforma: già stato presentato un numero di domande pari a quelle finanziabili con il budget disponibile di 10 milioni di euro”. “Ho cliccato esattamente dopo un secondo ed ero in coda dopo 35mila persone, ha detto una utente. Ma come è potuto succedere? Avs non le manda a dire: “Abbiamo riscontrato un bug nella piattaforma. L’accesso alla domanda risulterebbe infatti collegato all’orario del computer o telefono usato per accedere. Chi ha il telefono avanti di qualche minuto, insomma, sarebbe risultato avvantaggiato. Chiederemo conto a Marrone e Cirio a partire dal consiglio di martedì”.
Polemica a cui si unisce anche il Movimento Cinque Stelle, per voce di Disabato, Unia e Coluccio: “La fiamma di Vesta si è spenta in mezz’ora, complimenti al presidente Cirio e all’assessore Marrone per la lotteria farsa che hanno messo in scena stanotte”.